Un altro rimedio che posso utilizzare, sia come prevenzione sia come tampone, è l’acqua. Nella zona delle lombari ci sono le reni, che sono i filtri del nostro corpo e che, per funzionare al meglio, hanno bisogno di acqua. Le reni non sono innervate, quindi, quando parliamo di dolore “ai reni” in realtà abbiamo a che fare con un disturbo che si sta manifestando in una zona riflessa. Una zona riflessa è quella zona che si fa carico di “urlare” al posto di un’altra che, per qualche motivo, non ce la fa.
In caso di dolore acuto posso adottare questo tipo di strategia: bevo, a piccoli sorsi, un bicchiere di acqua e poi mi massaggio la parte alta ed interna della coscia, più o meno dove ci sarebbe la cucitura dei pantaloni, dall’alto verso il basso, fino ad arrivare all’incirca a metà coscia. Questo massaggio va fatto con i polpastrelli delle dita e facendo una pressione piuttosto marcata e circolare. Nei punti dove sento dolore, allento la pressione ma insisto con il massaggio fino a quando il dolore si attenua. Si tratta di un massaggio che va ad agire su dei punti chiamati “neurolinfatici” (Kinesiologia Biosistematica) che vanno a sciogliere, momentaneamente, il dolore percepito.
Sempre come modalità “tampone” posso andare ad intervenire con uno “scarico” delle lombari: mi sdraio in terra e metto le gambe appoggiate su una sedia o comunque le tengo in alto o semplicemente piegate, in modo da “azzerare” la curvatura lombare allungando i muscoli. Mantengo questa posizione per circa 20 minuti (gli stessi minuti di una camminata preventiva…). Questa posizione scarica le tensioni muscolari e vertebrali delle lombari.
Se il dolore percepito, invece, è un dolore “caldo”, posso intervenire con degli impacchi caldo-umidi o con una bella doccia calda, direzionando il getto della doccia sulle lombari. Questo perché il caldo aiuta i muscoli a rilassarsi e, nel momento in cui i muscoli, rilassandosi, allentano la pressione, riuscirò a percepire molto meno dolore.